Il territorio della casciotta

La “Casciotta d’Urbino DOP” è prodotta nel territorio della provincia di Pesaro-Urbino e in alcuni comuni della provincia di Rimini (Novafeltria, Talamello, Sant’Agata Feltria, Casteldelci, Maiolo, San Leo, Pennabilli) secondo tecniche casearie di radici antiche, consolidate nei secoli, rigidamente regolamentate.

Pascoli dominati da particolari erbe montane, da una flora ricca e variata a vegetazione discontinua, da una ricchezza di terreni erbosi a base di graminacee, assai vocati all’alimentazione ovina (e bovina), in un – per lo più – riconquistato equilibrio agro-pastorale importante per la qualità dei pascoli. Un ambiente altresì caratterizzato dalla presenza mediterranea dell’olivo. L’uso più razionale dei pascoli e l’ampliamento delle produzioni vegetali incentiva la cura degli stessi terreni agricoli e forestali.
L’allevamento ovino era fino a pochi anni fa dominato dalla razza sopravissana e appenninica, abbondanti nella produzione di lana, ma di limitata produttività per quanto riguarda il latte. Negli ultimi decenni tali razze sono state integrate da quella sarda, di statura più piccola, ma assai produttiva per il latte, un latte che per la natura e il valore alimentare dei pascoli feltreschi si differenzia da quello originale della razza sarda che si esprime caratterialmente in altre regioni. Per le argomentazioni sopra esposte la produzione della “Casciotta d’Urbino” – considerando positivamente il progresso delle tecnologie di lavorazione e d’igiene affermatesi diffusamente rispetto al passato – non può non essere che un Unicum irripetibile anche in relazione al particolare ambiente climatico e alle essenze erbose dei pascoli, specifiche di questo territorio, che costituiscono la prevalente alimentazione degli ovini e dei bovini.

Il Territorio